Parte prima
Se osservate il quadro di una qualsiasi estrazione vi verrà spontaneo e naturale, individuate determinate condizioni di ricerca e trovati gli elementi che vi appartengono, disegnare le più disparate figure geometriche (triangoli, quadrati, rombi, pentagoni, esagoni, etc.).
Il susseguirsi delle estrazioni, infatti, ci regala la possibilità di stabilire parametri di selezione ed immaginare teorie che per diventare delle metodologie di previsione devono, però, rispettare criteri di logicità che, osservando la maggior parte della editoria specializzata, sembrano essere, in questo periodo, quasi dimenticati se non del tutto assenti.
Questa mia affermazione, che ai più superficiali può sembrare solo una critica, vuole essere invece un incitamento allo studio, serio ed approfondito, dei fenomeni che regolano il complesso mondo delle estrazioni del lotto, un impegno costante che abbia come finalità dichiarata l’avvicinarsi sempre di più all’agognata certezza dell’esito ragionevolmente positivo.
In quest’ottica il nostro lavoro di ricerca, da qualche anno, si sta rivolgendo sempre di più alla individuazione dei “criteri di selezione” che stanno alla base di qualsivoglia metodo di previsione.
E quanto andiamo ad illustrare, come vedrete, prende le mosse proprio da questa scelta.
Come detto, in ciclometria, ed in generale nell’analisi degli estratti, possiamo ipotizzare figure diverse per grandezze e conformazioni.
Potremo servirci di formazioni elementari, classiche, ma anche di formazioni di nuova catalogazione, purché esse siano dotate di criteri logici, geometrici o matematici e non siano solo delle accozzaglie senza senso di numeri scelti a casaccio
Prendiamo, ad esempio, tre numeri che, posti ai vertici di un ipotetico triangolo ne determinino l’appartenenza alla categoria dei “triangoli isosceli” (che come è noto presentano due lati di egual misura). Siano essi 1-17-33:
esempio 1
Ora immaginiamo di voler continuare nella “progressione” a passo + 16 determinando un quarto numero che non potrebbe essere altro che il numero 49 (33+16 =49). Quale figura geometrica andremmo a generare ? A prima vista qualcuno potrebbe rispondere: il quadrato. Ma non è così.
Disponiamo visivamente il quarto elemento 49 aggiungendolo al triangolo isoscele da cui siamo partiti:
esempio 2
Per raggiungere il nostro obiettivo dovremo far si che la figura che andremo a generare rispetti delle logiche geometriche, matematiche e ciclometriche, ovvero:
che sia geometricamente “corretta” che presenti delle distanze comuni a tutti i suoi lati meno che uno che la somma delle distanze espresse dai lati sia pari a 90
Ma quale sarà, allora, questa figura ? E’ presto detto: essa sarà un pentagono. Vediamo come costruirlo. Per prima cosa dovremo calcolare, dopo aver ricavato il 49, una ulteriore progressione della distanza 16 che è la distanza di partenza espressa dalla terna iniziale:
49+16 = 65
A questo punto possiamo collocare questo ulteriore elemento e “chiudere” la figura:
esempio 3
La figura triangolare da cui siamo partiti trova, pertanto, la sua “logica” chiusura in una figura pentagonale in cui l’elemento “medio” della terna di partenza (nel nostro caso il 33) costituisce il “vertice” e “perno” della struttura.
Come vedremo siffatte figure, generate casualmente dal susseguirsi degli estratti, possono essere sfruttate a fini previsionali con notevoli percentuali di esito vincente.
E non solo. Oltre alla intera figura pentagonale anche i tre triangoli isosceli in essa contenuti presentano delle caratteristiche di simmetricità che , se sfruttate adeguatamente, presentano potenzialità eccezionali.
Il motivo di tale “predisposizione” di strutture simili va ricercato proprio nell’ordine armonico che esse esprimono. Non va dimenticato che in ciclometria, secondo l’assunto tanto caro al grande professore Domenico Manna, “tutto ciò che è armonico è destinato a rompersi”. Aggiungiamo noi: “generando nuove armonie e disarmonie che riproducono l’ordine iniziale”.
Parte seconda
Nella prima parte abbiamo introdotto un concetto di “completamento” di figure geometriche “aperte” che al momento della loro “chiusura”, completandosi concretizzano figure armoniche che sono destinate a rompersi generando nuove armonie e disarmonie.
Fermandoci alle sole armonie (delle “disarmonie” abbiamo trattato anni fa in altri nostri articoli), in questo numero andremo a verificare su casi abbastanza recenti come tali fenomeni si verifichino con una certa regolarità. Tutto sta ad individuarne le caratteristiche.
Abbiamo detto che un ottimo punto di partenza può essere una terna di numeri equidistanti che, ordinati progressivamente, presentino medesime distanze. Altro elemento preferenziale sarà la individuazione di terne che esprimano delle distanze ciclometriche che siano inferiori al valore 23.
Rileviamo sulla ruota di Roma, in occasione della estrazione dell’11/7/2013, la sortita di una terna che fa al caso nostro formata da 42 (2° estratto), 25 (3° estratto) e 8 (5° estratto). Tale terna esprime la progressione distanziale a passo 17:
esempio 4
Questi tre numeri, posti ai vertici di un ipotetico triangolo ne determinano l’appartenenza alla categoria dei “triangoli isosceli” (che come è noto presentano due lati di egual misura):
esempio 5
Ora continuiamo nella “progressione” a passo + 17 determinando un quarto numero che è 59 (42+17 = 59).
esempio 6
Abbiamo detto che dovremo far si che la figura che andremo a generare rispetti delle logiche geometriche, matematiche e ciclometriche, ovvero:
che sia geometricamente “corretta” che presenti delle distanze comuni a tutti i suoi lati meno che uno che la somma delle distanze espresse dai lati sia pari a 90
Analogamente abbiamo affermato che la figura finale sarà un pentagono. Vediamo come costruirlo. Calcoliamo, dopo aver ricavato il 59, una ulteriore progressione della distanza 17 che è la distanza di partenza espressa dalla terna iniziale:
59+17 = 76
A questo punto possiamo collocare questo ulteriore elemento e “chiudere” la figura:
esempio 7
La figura triangolare da cui siamo partiti trova, pertanto, la sua “logica” chiusura in una figura pentagonale in cui l’elemento “maggiore” della terna di partenza (nel nostro caso il 42) costituisce il “vertice” e “perno” della struttura.
Chiusa la figura a questo punto per avviare il gioco dovremo attendere che i due elementi che abbiamo ricavato, vale a dire, 59 e 76 escano sulla ruota di rilevamento.
Sulla ruota di Roma il 10/09/2013 esce il 76 seguita il 14/09/2013 dal 59. La nostra figura si è “realmente” chiusa con l’uscita dei 5 numeri del pentagono.
Ebbene, in situazioni simili, la somma dei perimetri dei 3 triangoli in cui si scompone il pentagono tende a riprodursi entro il ciclo delle 18 estrazioni successive, spesso proponendosi con una delle tre somme singole in forma di ambo. Nel nostro caso avremmo avuto:
42+8+25 = 75 42+59+76 = 177-90 = 87
8+42+76 = 126-90 = 36 75+87+36 = 198-90 = 108-90 = 18
La previsione sarebbe stata, pertanto, formata dal 18 come ambata e dai tre ambi secchi 18-75 / 18-87 / 18-36 in gioco su Roma. Ecco gli esiti ottenuti:
3° colpo in data 21/09/2013 ambata 18
4° colpo in data 24/09/2013 ambata 18
5° colpo in data 26/09/2013 ambata 18 ed ambo 18-87
Potrebbe sembrare solo un caso fortuito ma, per gli scettici, proponiamo un secondo esempio.
Rileviamo sulla ruota di Bari, in occasione della estrazione del 25/7/2013, la sortita della terna21 (2° estratto), 63 (3° estratto) e 42 (5° estratto). Tale terna esprime la progressione distanziale a passo 21:
esempio 8
Senza ripetere tutti i passaggi precedenti, limitandoci solo a quelli essenziali, andiamo ad illustrare quale fosse la previsione che andava messa in gioco.
Continuiamo nella “progressione” a passo + 21 determinando un quarto numero che è 84(63+21 = 84). Operando allo stesso modo anche per il 5° elemento del pentagono ricaveremmo:
84+21 = 105-90 = 15
Ma se accettassimo tale valore non rispetteremmo i criteri guida della teoria, infatti, come dire, dovremmo “compiere un giro della circonferenza ciclometrica superiore a 90”.
Pertanto, più correttamente, il 5° elemento sarà il numero 90 che rappresenta la “regressione”, sempre a passo 21 dal primo numero noto della terna, il 21 per l’appunto (21+90 = 111-21 = 90).
esempio 9
Chiusa la figura si doveva attendere che i due elementi 84 e 90 sortissero sulla ruota di rilevamento.
Sulla ruota di Bari il 10/08/2013 uscì il 90 seguito il 31/08/2013 dall’84.
La somma dei perimetri dei 3 triangoli in cui si scompone il pentagono era:
21+42+63 = 126-90 = 36 90+84+63 = 237-90 = 147-90 = 57
21+63+90 = 174-90 = 84 36+57+84 = 177-90 =87
La previsione sarebbe stata, pertanto, formata dall’87 come ambata e dai tre ambi secchi 87-36 / 87-57 / 87-84 in gioco su Bari.
17° colpo in data 10/10/2013 ambata 87 ed ambo 87-84. |
Franca46 Cerca di essere sempre te stesso, così un giorno potrai dire di essere stato l'unico |
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