Parte prima
Da qualche tempo sembra che (s)parlare di ciclometria sia diventato quasi uno sport nazionale. Fioriscono a destra e a manca blog, pagine, siti che discettano di una materia che solo se conosciuta a fondo può fornire le chiavi per comprendere, sia pur solo ancora in parte, l’imperscrutabile disegno che determina il susseguirsi degli estratti settimanali.
Sollecitati da alcuni utenti abbiamo dato un’occhiata al frutto di cotanta prospera opera divulgativa, spesso a firma di egregi “signor nessuno”, ritrovandovi solo i vecchi triti e ritriti concetti di fabarriana memoria. Non una novità, non una sola intuizione diversa. Solo cloni di metodi di Fabarri, e per di più, spesso e volentieri, impaginati ed interpretati anche male.
Per chi come noi cerca di innovare, sia pur seguendo gli insegnamenti ricevuti dai più grandi ciclometristi del passato, tutto ciò risulta essere incomprensibile, se non addirittura ridicolo. E’ come se volessimo creare un nuovo quotidiano limitandoci a copiare gli articoli delle altre testate già presenti sul mercato.
Non a caso abbiamo scelto, per questo nostro settimanale incontro, un tema che richiama all’equilibrio; speriamo che tale concetto possa far breccia nelle menti di quanti scrivono solo per riempire le pagine dei social, per farsi belli o spinti da fini meramente economici “riequilibrando” un’etica professionale che pare dimenticata e calpestata indiscriminatamente.
Fatta questa doverosa introduzione veniamo a ciò che maggiormente ci sta a cuore: lo studio dei fenomeni legati al mondo degli estratti.
Uno dei concetti più noti nel mondo del lotto legato alla parola “equilibrio” è senza dubbio quello partorito nel lontano 1955 dal professor Egidio Tessadri. Egli, in quell’anno, pubblicò un fascicolo dal titolo “Relazione fra i numeri”. Probabilmente i “signori nessuno” di cui sopra nemmeno sanno di chi stiamo parlando. Ma Tessadri ha avuto un ruolo molto importante nello studio dei numeri. Il suo lavoro fu pubblicato grazie alla lungimiranza dei fratelli Pasini, editori tra l’altro della storica rivista “Il calcolo Vincitore” dove Tessadri, sotto lo pseudonimo di “Tessover”, cominciava ed esporre le sue teorie.
Geloso custode dei suoi scritti, Tessadri ebbe un grande estimatore nel compianto Domenico Manna che ne ha più volte tessuto le lodi nei suoi articoli dedicati all’argomento dell’equilibrio dei numeri. Nel lontano 1983 proprio Manna avvalorò, implicitamente, le teorie di Tessadri sull’equilibrio instabile scrivendo: “Troviamo però che alcuni numeri, ciclo per ciclo, hanno avuto lo stesso comportamento, la loro corsa si è mantenuta reciprocamente in perfetto equilibrio. Ma fino a quando è destinato a perdurare questo equilibrio? Certamente è un “equilibrio instabile”, come lo definisce il prof. Tessadri. L’analoga corsa di due, tre, quattro o più numeri non è destinata a durare.”
Ma non è nostra intenzione riproporre ciò che Tessadri prima e Manna poi scrissero riguardo a queste “anomalie regolari” della frequenza degli estratti. Ci limiteremo a ricordare che un numero, mediamente, dovrebbe tendere a sortire ogni 18 estrazioni. Ma attenzione: mediamente vuol dire per una quantità di cicli di 18 estrazioni che tende all’infinito. Da uno studio statistico, in un ciclo di 18 estrazioni, dovremmo registrare una distribuzione di frequenza sulla massa dei 90 numeri totali per come di seguito riportato:
57/58 numeri sorteggiati almeno 1 volta (di cui almeno 37/38 sortiti una sola volta e 20/21 sortiti due o più volte) 32/33 numeri non sorteggiati
e di conseguenza con un rapporto di circa 2:1 (per la precisione 64,5 % e 35,5%).
Cosa significa “in soldoni” tutto questo? Semplicemente che spesso si traggono conclusioni completamente errate, o quanto meno affrettate, quando si parla di una proporzione pari a 2/3 e 1/3 (ovvero di 66,6% e 33,3%, quindi di 60 numeri sortiti e 30 no) da cui si fa scaturire la cosi detta “legge” del terzo.
Essa non esiste in quanto tale perché ogni combinazione ha una sua propria ragione percentuale di presenze e assenze che è stabilita solo e soltanto dal calcolo probabilistico. Che poi queste ragioni si “avvicinino” alla generica suddivisione del 33,3% e del 66,6% è un altro conto.
Concludendo, il metodo dell’Equilibrio Instabile tiene conto delle frequenze stimate in un campo da “0” a “n”, registrate dai 90 numeri, ognuno dei quali messo in relazione con tutti gli altri nel corso dei vari cicli di 18 estrazioni ciascuna che si susseguono. In base a questo metodo si analizzano quindi le relazioni di equilibrio sul totale di 4005 coppie possibili.
Quanto abbiamo fin qui introdotto vale, chiaramente, per i singoli numeri ma anche per particolari gruppi di essi quali quelli definiti per convenzione come le decine, le cadenze, le figure e quante altre ancora, ovviamente con una variazione proporzionale dei cicli stessi. Ma se questa teoria vale per i numeri, a ragione, noi ci siamo chiesti: ma vale anche per le distanze ciclometriche? E come ed in che modo può essere adattata e regolamentata a scopo previsionale?
E’ quello che cercheremo di spiegare in maniera facile ed immediata. Ma andiamo per gradi.
equilibrio ciclometrico figura 1
Nella figura abbiamo riportato i due ambi 11-35 e 36-82. Essi presentano due distanze diverse (24 per l’ambo 11-35 e 44 per 36-82) e sono formati da 4 numeri diversi tra loro. Queste due distanze, posto il caso che fossero “uniche” nella estrazione in cui i due ambi siano sortiti, tenderanno a ripetersi o a risultare assenti nelle successive X estrazioni esattamente alla stessa stregua dei numeri iperfrequenti o ritardatari.
Ora ragioniamo su quelle che possono essere ragionevolmente considerate le “probabilità” di sortita di una data distanza. Su una ruota sono estratti 5 numeri su 90. Ma i 5 numeri estratti generano 10 distanze in quanto formano 10 ambi, ognuno con la sua distanza. Sappiamo che le distanze “ciclometriche” sono in totale 45. Da ciò si evince che, mediamente, ogni distanza ciclometrica dovrebbe sortire ogni 45:10 = 4,5 estrazioni. Ovviamente ci riferiamo ad una singola ruota.
Se considerassimo, invece, tutte e 11 le stazioni (quindi comprendendo anche la Ruota Nazionale) questa media si abbasserebbe “drasticamente” a 45:110: = 0,41 cosa che significherebbe, di fatto, che “mediamente” tutte le 45 distanze ciclometriche dovrebbero manifestarsi, tra tutte le ruote, almeno 1 volta per ogni estrazione. Ma sappiamo anche che non è così. E basta esaminare le distanze presenti in occasione di una qualsiasi estrazione per verificare.
L’esempio più rappresentativo è dato dalla distanza 45 che, come potrete constatare scorrendo le estrazioni, molto spesso risulta assente, anche per più estrazioni, su tutte le ruote. Analogamente vi saranno distanze presenti più e più volte in serie di estrazioni, generando delle iperfrequenze di certe distanze che “bilanceranno” le assenze di altre.
Nel prossimo appuntamento cominceremo con l’analisi dettagliata di una serie di estrazioni per illustrare come analizzare i dati ricavati e come utilizzarli per arrivare a ricavare delle previsioni ad alta affidabilità.
Premettiamo, altresì, per informazione a chi si aspetta di vincere in due colpi, che questo tipo di gioco va seguito con costanza e con pazienza, ma alla lunga è premiante ben più di tanti altri metodi cabalistici e/o del perdente gioco dei ritardatari.
Parte seconda
Nella parte precedente abbiamo cominciato a trattare questo interessante argomento partendo dal concetto di base della Teoria dell’Equilibrio Instabile partorita circa 60 anni fa dal prof. Egidio Tessadri.
Sullo sviluppo del concetto di equilibrio si è poi sviluppata la illusoria “legge del terzo” che orienterebbe l’uscita dei numeri secondo un parametro statistico.
Tali considerazioni hanno, fino ad oggi, trovato applicazione solo ai numeri e mai alle distanze. E noi vogliamo verificare se, almeno in parte, queste teorie possano essere adattate e sfruttate in ciclometria per ricavare delle credibili previsioni.
Per prima cosa abbiamo individuato quali possano essere ragionevolmente considerate le “probabilità” di sortita di una data distanza. Su una ruota sono estratti 5 numeri che generano 10 distanze in quanto formano 10 ambi, ognuno con la sua distanza. Le distanze “ciclometriche” sono in totale 45, per cui si evince che, mediamente, ogni distanza ciclometrica dovrebbe sortire ogni 45:10 = 4,5 estrazioni.
Utilizziamo, a supporto, il prospetto degli estratti della ruota di Bari relativo ad un blocco di 11 estrazioni che va dall’1 al 24 luglio 2014)
equilibrio ciclometrico tabella 1
Quindi considerando che per ciascuna estrazione vi sono 10 ambi, su un campo di 110 ambi estratti, il quadro statistico che se ne ricava è il seguente:
Con 7 uscite la distanza 7
Con 6 uscite la distanza 18
Con 5 uscite le distanze 12, 26 e 36
Con 4 uscite le distanze 6, 13, 29 e 33
Con 3 uscite le distanze 5, 14, 16, 19, 20, 24, 37, 38, 40, 41, 43
Con 2 uscite le distanze 1, 3, 4, 10, 17, 21, 23, 30, 34, 35, 39, 42, 44
Con 1 uscita le distanze 2, 8, 11, 22, 25, 27, 31
Con 0 uscite le distanze 9, 15, 28, 32, 45
Come deve essere interpretato il quadro sopra riportato?
Possiamo dire che, sulla scorta delle uscite:
5 distanze (7,12,18,26,36) hanno collezionato 28 presenze su 110, vale a dire esattamente il 25,46% delle possibili distanze mantenendosi sopra media del ciclo presunto di 4,5 estrazioni 5 distanze (9,15,28,32,45) sono risultate assenti le restanti 35 distanze con 82 presenze su 110, ergo il 74,54%, sono risultate sottomedia del ciclo presunto di 4,5 estrazioni
Analizziamo anche il successivo blocco di 11 estrazioni apparse sulla ruota di Bari tra il 26 luglio ed il 24 agosto 2014:
equilibrio ciclometrico tabella 2
L’analisi di questo secondo blocco ci indica:
Con 5 uscite le distanze 4, 36
Con 4 uscite le distanze 9, 17, 18, 21, 27, 35, 38, 42, 44
Con 3 uscite le distanze 8, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 22, 23, 25, 41
Con 2 uscite le distanze 1, 2, 10, 24, 28, 30, 33, 32, 34, 39, 40, 43
Con 1 uscita le distanze 3, 5, 7, 19, 26, 31, 37, 45
Con 0 uscite le distanze 6, 20, 29
Senza scendere nel dettaglio, già ad occhio, si nota una distribuzione più “equa” delle singole distanze ciclometriche che ci porta a riepilogare, sul totale delle 22 estrazioni esaminate sul compartimento pugliese, il seguente quadro:
Con 10 uscite le distanze 18, 36
Con 8 uscite le distanze 7, 12
Con 7 uscite le distanze 4, 13, 38
Con 6 uscite le distanze 14, 16, 17, 21, 26, 33, 35, 41, 42, 44
Con 5 uscita le distanze 23, 24, 27, 40, 43
Con 4 uscite le distanze 1, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 19, 22, 25, 29, 30, 34, 37, 39
Con 3 uscite le distanze 2, 3, 15, 20
Con 2 uscita le distanze 28, 31, 32
Con 1 uscita la distanza 45
A conclusione dell’analisi di due cicli di 11 estrazioni sulla ruota di Bari annotiamo che 22 distanze delle 45 possibili, con valore maggiore del ciclo teorico di sortita di 4,5 estrazioni, hanno “collezionato” 142 presenze su 220 pari al 64,55% e le restanti 23, stimate come sottomedia, 78 presenze pari al 35,45%.
Come si vede valori molto vicini a quelli della teoria dell’ equilibrio instabile cui avevamo accennato sette nella prima parte (64,5% e 35,5%) anche se il rapporto esistente tra le due masse di valori è circa paritario (22 contro 23).
Ciò conferma che, almeno in teoria, la nostra interpretazione relativa alle distanze rimane in linea con il concetto di equilibrio relativo alle frequenze ed ai ritardi dei numeri.
Ma fin qui abbiamo solo “verificato” la coerenza della nostra intuizione. Ora tocca vedere come applicarla. Ed è quello che faremo nella terza parte.
Parte terza
L’argomento dell’equilibrio ciclometrico ha suscitato vivo interesse ed anche, ma era lecito attenderselo, qualche perplessità di carattere “meramente tecnico” che sicuramente, ora che entreremo nel “vivo” della spiegazione, presto verrà dissipata.
Abbiamo preso spunto dalla Teoria dell’Equilibrio Instabile partorita circa 60 anni fa dal prof. Egidio Tessadri e dalla conseguente (illusoria) “legge del terzo” che, secondo i mentori della materia, orienterebbe l’uscita dei numeri secondo un parametro statistico. Ci siamo chiesti se le medesime considerazioni possano trovare conferma anche in ambito ciclometrico, o meglio ancora, in ambito di calcolo delle distanze ed abbiamo dimostrato che, tutto sommato, la nostra interpretazione relativa alle distanze rimane in linea con il concetto di equilibrio relativo alle frequenze ed ai ritardi dei numeri.
Prima di illustrare come possano essere utilizzati determinati parametri relativi alla valutazione di cui stiamo parlando, occorre precisare, ancora una volta, che il gioco che scaturirà dalle operazioni di calcolo non si presta all’utilizzo da parte di chi pretende di vincere in pochi colpi. Anzi, spesso bisogna attendere diverse estrazioni, ma il rovescio della medaglia è premiante in quanto giocheremo ambi secchi su ruota fissa, cosa che, dal punto di vista del ritorno economico, ci permetterà di perseguire fini speculativi.
Abbiamo stabilito che, ragionevolmente, le “probabilità” di sortita di una data distanza sono determinate dal rapporto che esiste tra i 5 numeri estratti che generano 10 distanze (in quanto formano 10 ambi, ognuno con la sua distanza) e le distanze “ciclometriche” che sono in totale 45. Da ciò si evince che, mediamente, ogni distanza ciclometrica dovrebbe sortire ogni 45:10 = 4,5 estrazioni.
Adesso dobbiamo stabilire quale possa essere un intervallo, sufficientemente rappresentativo, in cui analizzare estratti e distanze. Abbiamo individuato tale intervallo in 5 cicli di 11 estrazioni consecutive. Il numero non è casuale e trova una sua logica spiegazione nel rapporto esistente tra gli estratti di una ruota (5), le possibili distanze espresse (10) ed il numero delle ruote (11) ivi compresa la Ruota Nazionale.
In questo intervallo di 55 estrazioni dovranno essere analizzate, su una ruota che sta allo scommettitore scegliere, sia gli estratti che le distanze che si sono manifestate.
Senza entrare nel dettaglio, riassumiamo, per poter rappresentare il procedimento, quale sia stato il quadro finale relativo all’analisi condotta su 5 cicli di 11 estrazioni sulla ruota di Bari a partire dall’1 luglio fino al 6 novembre 2014.
Frequenza degli estratti Frequenza delle distanze Con 7 uscite 48-73 Con 19 uscite 43 Con 6 uscite 15-26-38-59 Con 18 uscite 8-18 Con 5 uscite 10-11-16-22-35-39-47-67-76-81-82-83 Con 17 uscite 36-44 Con 2 uscite 2-7-12-17-18-27-31-34-36-42-43-44-45-49-52-53-55-56-63-65-66-71-74-78-86 Con 7 uscite 20 Con 1 uscita 3-14-20-23-46-51-57-72-80-88-89 Con 6 uscite 45 Assenti 6-90 Con 2 uscite 31
Abbiamo volutamente tralasciato i numeri relativi ai valori 3 e 4 per le frequenze dei numeri e ai valori da 8 a 16 per le distanze in quanto non occorrenti allo scopo.
La nostra attenzione si fissa sui DUE NUMERI PIU’ FREQUENTI (73-48) E SU QUELLI ASSENTI (6-90).
Analogamente ci interessano le TRE DISTANZE PIU’ FREQUENTI (43-8-18) E LE TRE MENO FREQUENTI (31-45-20).
Ebbene, superando il concetto della legge del terzo, abbiamo verificato su anni interi di estrazione e su tutte le ruote (compresa la Ruota Nazionale) che:
i due numeri più frequenti tenderanno a manifestarsi abbinandosi in ambo con elementi che si trovino da essi alle distanze stimate come più frequenti i due numeri assenti tenderanno a manifestarsi abbinandosi in ambo con elementi che si trovino da essi alle distanze stimate come meno frequenti
In pratica, l’iperfrequenza registrata nei 5 cicli analizzati, tenderà a confermarsi ancora una volta per bilanciare la sottofrequenza e viceversa nei successivi 2 o 3 cicli di estrazioni (il che equivale ad un massimo di 3 x 11 = 33 estrazioni). Quest’opera di “bilanciamento” tenderà a riportare il rapporto delle frequenze e delle assenze (sia dei numeri che delle distanze) a quel famoso 66,6% e 33,3% della “legge del terzo”.
Passiamo ora alla spiegazione “pratica” di quanto esposto.
Abbiamo visto che i numeri maggiormente frequenti sono 73 e 48 e che le distanze più frequenti sono 8-18-43. Non dovremo far altro che costruire gli ambi da puntare mediante semplici operazioni di addizione e sottrazione delle distanze ai due numeri iperfrequenti:
73+8 = 81 73-8 = 65 ed abbiamo i due ambi 73-81 / 73-65
73+18 = 1 73-18 = 55 ed abbiamo i due ambi 73-1 / 73-55
73+43 = 26 73-43 = 30 ed abbiamo i due ambi 73-26 / 73-30
48+8 = 56 48-8 = 40 ed abbiamo i due ambi 48-56 / 48-40
48+18 = 66 48-18 = 30 ed abbiamo i due ambi 48-66 / 48-30
48+43 = 1 48-43 = 5 ed abbiamo i due ambi 48-1 / 48-5
Analoga operazione va fatta con i due numeri meno frequenti 6 e 90 e con le distanze meno frequenti 20, 31 e 45:
6+20 = 26 6-20 = 76 ed abbiamo i due ambi 6-26 / 6-76
6+31 = 37 6-31 = 65 ed abbiamo i due ambi 6-37 / 6-65
6+45 = 51 6-45 = 51 ed abbiamo il solo ambo 6-51 (per la distanza 45)
90+20 = 20 90-20 = 70 ed abbiamo i due ambi 90-20 / 90-70
90+31 = 31 90-31 = 59 ed abbiamo i due ambi 90-31 / 90-59
90+45 = 45 90-45 = 45 ed abbiamo il solo ambo 90-45 (per la distanza 45)
Le due previsioni sono indipendenti una dall’altra.
Nel caso che stiamo esponendo il gioco sarebbe cominciato dalla estrazione successiva al periodo analizzato, vale a dire dall’8 novembre 2014.
Registriamo come esiti:
per il primo gruppo di 12 ambi
16° colpo, in data 13 dicembre 2014, ambo 73-81
per il secondo gruppo di 10 ambi
6° colpo, in data 20 novembre 2014, ambo 6-65
Quindi esito positivo ampiamente entro i 2-3 cicli di gioco per come abbiamo detto in precedenza.
Concludiamo sottolineando che, anche scegliendo una sola possibile previsione (che potrebbe avere un numero variabile di ambi da un massimo di 12 ad un minimo di 8-9 per via di ripetizioni o, come nel caso illustrato, della presenza della distanza diametrale 45), il gioco difficilmente delude. Ed ancora che, anche nella ipotesi di dover puntare 12 ambi il gioco a posta unitaria può essere “sopportato” senza remissione di posta sino al limite delle 19 estrazioni (228 unità puntate contro 235 nette di vincita).
Immaginate cosa potrebbe comportare la creazione di una piccola società che segua il gioco con un mirato piano di puntate in progressione …. Ed infine ricordiamo che si giocherebbero 12 ambi e che ognuno di essi, secondo il calcolo delle probabilità, dovrebbe uscire ogni 40,5 estrazioni …. Ma ce ne sarà sempre 1 di quei 12 che uscirà molto prima delle 40,5 estrazioni stimate …..
Quanto presentato è solo una piccola parte di quanto abbiamo scoperto: presto dedicheremo all’argomento dell’equilibrio delle distanze un apposito fascicolo che illustrerà come arrivare ad un gioco vincente quasi infallibile. |
Franca46 Cerca di essere sempre te stesso, così un giorno potrai dire di essere stato l'unico |
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